
Misure a sostegno della famiglia

Misure a sostegno della famiglia
L’approvazione della Finanziaria 2017 ci ha fatto trovare sotto l’albero una serie di nuove misure a sostegno delle famiglie italiane. Misure di cui spesso non si sente parlare, e che ora andremo ad approfondire.
Fondo a sostegno della natalità (Art. 47)
La Finanziaria ha previsto un fondo per favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli. Il fondo avrà in dote 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni nel 2018 fino ad arrivare ai 6 milioni del 2021. Il fondo rilascerà garanzie (anche sotto forma di fideiussioni) alle banche e agli intermediari finanziari. Occorre dire però che ad oggi la legge non stabilisce una data certa entro la quale dovrà essere emanato il decreto che regola il funzionamento del fondo.
Premio alla nascita (Art. 48 C.1)
Dal 1 gennaio 2017 sarà possibile ricevere, per le madri che presenteranno la domanda all’INPS, un “premio” di 800 euro che verrà versato in un’unica soluzione. La cifra potrà essere richiesta al compimento del settimo mese di gravidanza (o al momento dell’adozione in caso di madri adottive). Va specificato che il premio non incide sui redditi.
Congedo obbligatorio del padre lavoratore (Art. 48 C.2)
È stato prorogato per il 2017 il congedo obbligatorio per i padri che lavorano. Questo provvedimento era già stato sperimentato nel triennio 2013/2015 e prorogato per il 2016. Il congedo (che si aggiunge al periodo di astensione obbligatoria della madre) va goduto entro 5 mesi dalla nascita del figlio ed è stato portato da 1 a 2 giorni (anche non consecutivi), per una spesa a carico delle casse dello Stato di circa 20 milioni di euro.
Buono asili nido (Art. 49 C.1)
Dal 2017 sarà possibile richiedere all’INPS un buono di 1.000 € l’anno (per tre anni) per pagare la retta dell’asilo nido. La somma sarà corrisposta in 11 mensilità (circa 90,90 € al mese) al genitore che presenterà la richiesta dimostrando di avere un figlio iscritto ad un asilo nido, pubblico o privato. La misura è rivolta a quei bambini nati nel 2016. In questo caso è previsto un limite massimo di spesa per lo Stato, che pArte dai 144 milioni del 2017 per arrivare, a regime, a 330 milioni nel 2020. In sostanza, il buono andrà a chi presenterà prima degli altri la domanda, fino ad esaurimento del fondo. Sarà l’INPS a vigilare su quanto verrà speso e su eventuali maggiori spese: in caso di scostamenti, l’INPS è autorizzato a non accettare più ulteriori domande.
Qui puoi vedere tutta la legge di Bilancio 2017